YAMI NO BROKEN KOKUSHIBYO

La mia fic meglio riuscita XD

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    Sage of the six paths

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    Allora non sò se si può fare ma lo faccio lo stesso.
    Solitamente quando si publica una fic si fà prima una descrizione scritta, ma visto che io non sono una persona normale ho deciso di fare un video trailer della mia fic spero che vi intrighi un pò, presto metterò il 1 capitolo.



    YAMI NO BOKEN


    KOKUSHIBYO

    1: IKARI MASAYOSHI


    Rosso........Nero........era questo il colore del cielo oramai.
    Da ben 5 mesi non si vede più il blu sereno del cielo estivo, oramai completamente eclissato dal sangue delle migliaia di vittime
    che questa insulsa guerra stà causando.
    Ovunque si vada, non si vede altro che l'oscurità più tetra. I letti dei fiumi, un tempo abbondanti oramai si sono prosciugati,
    gli alberi sono tutti secchi come se una forza invisibile li avesse prosciugati della loro linfa vitale.
    Fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe mai potuto immaginare tutto questo, ma di questi tempi non c'è niente che ci possa stupire.
    La verità e che questa non è una guerra come tutte le altre che le cinque grandi nazioni hanno visto nella loro lunga storia,
    questa volta è solo un' uomo contro tutti, ma a differenza delle altre volte quest' uomo sembra invincibile.
    Nel giro di due anni era riuscito a distruggere ben due delle 5 grandi nazioni, più Kusa, e ora questo essere spregievole ha puntato
    gli occhi su di noi. Io personalmente non ho mai visto in che stato sono ridotte le nazioni sotto il suo dominio, ma dal resoconto
    degli esploratori ho saputo pure più di quanto volevo sapere.
    Ovunque le sue armate passano lo seguono una scia di morte e desolazione.
    Nessuno viene risparmiato, i più forti sono obligati a combattere, mentre i più deboli sono costretti a soccombere immediatamente
    alle volte della loro stessa mano pur di evitare una fine ancor più tragica e dolorosa.
    Che ironia invero............quando pensavamo che la sconfitta di un nemico avrebbe riportato la pace ora tutto ad un tratto ne sbuca
    un' altro, molto più forte e crudele, intento a distruggere tutto ciò che lo circonda.
    In pochi sanno chi sia veramente questo mostro, e quelli che lo sanno sono in serio pericolo o sono già stati scovati e uccisi.
    Ma per quanto la situazione possa essere tragica forse....e dico forse c'è ancora una speranza.
    All'improvviso un bagliore accecante illumina tutto il territorio, quello era il segnale che tutti aspettavano, l'inizio della battaglia.
    Le mura sono state sfondate in meno di 30 secondi, la Kuro-gun entra a fiotti attraverso le breccie, Konoha oramai era perduta.
    Non mi restava molto tempo, dovevo andarmene subito.
    Avevo preparato tutto prevedendo l'attacco, ora non mi rimaneva che compiere quest'ultimo atto prima di accompagnare i miei
    concittadini nel gelido oblio della morte.
    Inizio a correre più veloce che potevo, puntando l'obiettivo come un predatore puntava la sua preda.
    Dietro di me sento delle grida di guerra, ma no grida umane, bensì grida di mostri, di demoni, le grida degli esseri peggiori che il
    mondo abbia mai visto o sentito.
    "Merda, mi stanno cercando" capì.
    Non potevo perdere tempo, quegli esseri mi avrebbero raggiunto in poco tempo.
    Continuai a correre senza guardarmi mai indietro, per il timore di distrarmi.
    Non sò per quanto tempo ho continuato a correre, 5 minuti?.....10?..........poco importa oramai, stà che ce l'ho fatta.
    Sono in un piccolo cerchio di alberi.
    Al centro un' esagono disegnato a terra e 6 candele per ogni angolo, costituivano l'inizio della mia missione.
    Al centro dell'esagono c'era un piccolo altare, con un fagotto appoggiato sopra.
    Le grida dei Kokushibyo si facevano sempre più forti.
    Con rapidità mi misi su un lato dell'esagono, aprì la mia sacca delle armi e tirai fuori un Kunai.
    La punta era troppo tonda per essere mortale e la lama non era in condizioni migliori, ma mi bastava.
    Con uno scatto fulmineo puntai il Kunai verso la mia mano sinistra e la taglia di netto.
    Il dolore era insopportabile ma dovevo tenere duro.
    Il sangue iniziò a scorrere a fiotti dal moncherino fino a bagnare l'esagono.
    Ad un certo punto la forma iniziò ad illuminarsi di rosso, e le candele divennerò verdi.
    Le fiamme delle candele iniziarono ad intesificarsi, finchè non schizzarono tutte in aria fino a unirsi una con l'altra formando
    una specie di piramide con la punta appena sopra l'altare.
    Le fiamme verdi oramai congiunte scesero verso il basso, fino a toccare il fagotto e avvolgerlo completamente.
    Le grida iniziarono a farsi sempre più vicine , e con la coda nell'occhio inizia ad intravedere delle figure che sbucavano dalla
    boscaglia.
    A vederli adesso, per la prima volta mi vennerò i brividi.
    Queste creature erano di un'altezza anormale, con i muscoli terribilmente sproporzionati. I loro volti avevano un non sò che
    di umano, ma per la maggior parte sembravano esseri usciti dall'inferno.
    I capelli erano bianchi o rossi, i volti lunghi, i nasi stranamente appuntiti, gli occhi erano senza pupille ed erano completamente rossi,
    il colore della pelle era di un bianco spettrale, e i denti erano aguzzi e resistenti, abbastanza da strappare un braccio ad un' essere umano.
    Ma oramai per loro era troppo tardi, ora che l'incantesimo era stato iniziato non si poteva più fermarlo.
    Infatti dopo neanche 5 secondi le fiamme iniziarono ad espandersi, fino ad oscurare l'altare e la sagoma a terra, un calore infernale
    si propagò per tutta la zona.
    I demoni colti di sorpresa si bloccarono temendo una trappola.
    Le fiamme continuarono ad intensificarsi, finchè con un rombo assordante non esplosere schizzando fino al cielo.
    Quando le fiamme si spensero non era rimasto più niente della forma sul terreno e dell'altare.
    Perfetto, pensai, l'incantesimo era riuscito correttamente.
    A quel punto una forza ignota mi fece cadere in ginocchio, le membra inizarono a tremare per lo sforzo di restare diritta, il sudore mi rigo
    la fronte, tanto era lo sforzo di resistere a quella forza sovrumana.
    Se avessi avuto ancora i miei poteri ninja forse non sarebbe stato così facile inchiodarmi al suolo, ma senza quelli non sono altro che un' innocua
    marionetta.
    Alzai la testa, per tentare di capire qual'era la fonte di questo potere, e quando vidi di che si trattava il mio cuore ebbe un sobbalzo.
    Era lui........il suo potere cresceva di giorno in giorno, rendendo tutti i ninja del mondo sempre più deboli.
    In verità, una delle sue più grandi abilità era proprio questa, assorbire i poteri degli shinobi.
    Più un ninja combatteva, più si indeboliva, e più lui si fortificava, ma il problema è che se si esaurisce tutto il chakra dopo un po di riposo
    questo ritorna, ma lui aveva trovato il modo di assorbire il fulcro dove il chakra veniva rigenerato, in questo modo i ninja hanno perso completamente
    i loro poteri.
    Lo guardai diritto negli occhi e in lui vidi la ferocia e la rabbia più inumana.
    I suoi occhi sembravano infuocare qualunque cosa su cui posa lo sguardo.
    "Dove l'hai mandato?" mi disse, la sua voce era innaturalmente calma e fredda.
    "Dove non riuscirai a trovarlo, fino al giorno in cui sarà decretata la tua fine"
    Fu un'istante, un'istante di puro dolore.
    Come se un pugnale mi avesse trapassato la testa la sua coscienza iniziò ad entrarmi dentro, tentando di esplorare i miei ricordi, con la speranza di trovare
    qualsiasi indizio che lo possa portare alla sua destinazione.
    Oramai le forze mi stanno abbandonando, non potevo resistere ai suoi attacchi mentali.
    Strinsi forte il Kunai che tenevo nella mano destra e me lo piantai nel collo.
    Senza le arterie che mandavano sangue nel collo la mia mente inizò ad annebbiarsi.
    Il demone si ritrasse all'istante sapendo benissimo che rischiava di sprofondare nell'oblio insieme a me.
    Avrei potuto trattenerlo, ma sapevo che sarebbe stato inutile, ora non mi restava altro che sperare che il mio sacrificio non resti vano.
    Mi sentii soffocare, la mia mente iniziò ad oscurarsi, il mio corpo cedette e mi accasciai a terra.
    Fissai il punto dovo poco prima si era svolto l'incantesimo.
    Solo una frase mi uscì dalla bocca, l'ultima frase delle mia vita.
    "Buona fortuna, Ikari Masayoshi"

    Edited by playgeneration - 19/12/2010, 22:20
     
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