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Jraya.
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Ero a bordo di una barchetta in mezzo all'oceano. In lontananza si alzava ancora il fumo provocato dai resti delle case del mio villaggio che ancora bruciavano. Il mio cuore mi ordinava di tornare indietro e uccidere ad uno ad uno quei bastardi che avevano provocato tanta sofferenza e distruzione. Ma la mia testa mi diceva che se fossi tornato indietro avrei trovato soltanto la morte. Con le lacrime che colavano dai miei occhi, voltai le spalle al villaggio e remai con rabbia il più lontano possibile, ma sapevo che anche remando all'infinito non sarei mai scappato dal dolore che avvolgeva il mio cuore. Passarono giorni, notti, ormai ero disidratato e disorientato. Di giorno il sole non dava tregue e di notte sotto la barchetta apparivano ombre inquietanti. Ogni volta che stavo per cedere alla fame o alla sete pensavo alle untime parole del nonnino che si era sacrificato salvandomi."tu devi sopravvivere...".
Avevo perso la cognizione del tempo, ero senza energie, ormai aspettavo solo che giungesse la mia ora, chiusi gli occhi. Mi svegliai su una nave.
"Ah Buongiorno raggio di sole dormito bene ahahah"
Era un brutto ceffo cicciottelo e barbuto. Mi guardai intorno e capii subito su che nave ero capitato. Erano pirati... La conferma del mio sospetto mi fu data da un rapido sguardo verso le vele, ovunque c'èra lo stemma della ciurma.
Stavo dinuovo per svenire, ma mi sforzai per resistere. All'improvviso un' uomo si avvicino e mi lancio un tozzo di pane. Senza pensarci lo afferrai e lo ingoiai a morsi, in pochi secondi avevo finito, alzai lo sguardo e vidi che si trattava del capitano della nave, indossava il tipico cappello da capitano e un mantello appariscente.
" Ho salvato la tua misera esistenza e ti ho riportato nel mondo dei vivi, da oggi in poi lavorerai come sguattero su questa nave, ogni mio desiderio per te sarà un ordine, appena mi disubbidirai ti getterò da dove ti ho pescato MUHAHAHAHAHAHAHA"
Passai 2 mesi su quella nave a sgobbare, e ricevere pestaggi da parte della ciurma, ma le razioni di cibo che ricevevo consistevano in tozzi di pane ammuffito che mi permettevano a malapena di restare in piedi, quindi non avevo possibilità di reagire. Il mio destino cambiò il giorno in cui avvistammo un'isola in lontananza.
" Finalmente siamo giunti a destinazione, se il navigatore non fosse un'imbecille ubriacone saremmo già arrivati 20 giorni fa"
Disse il capitano.
" Quest'isola è più grande della scorsa isola, saccheggiarla e distruggerla richiederà più tempo, spero di trovare persone che valga la pena di uccidere come quel vecchietto con lo strano bastone MUHAHAHAHA"
Una fitta mi strinse il cuore, e la rabbia prese il sopravvento...accadde tutto in un attimo...
Pian piano il piccolo porto dell'isola si affolò, con gli abitanti che guardavano spaventati, la nave pirata che si avvicinava. La loro paura più che dai pirati provenivano dalle urla che provenivano dalla nave...All'improvviso tutto taqque, e la nave cominciò a prendere fuoco.
Una scialuppa proveniente dalla nave si avvicinava al porto. Arrivata al pontile gli abitanti videro che il passeggiero era solo un ragazzo. Era sporco di sangue e sulle spalle portava un sacco.
Un'uomo che presubilmente doveva essere il capo villaggio corse verso di me chiedendomi:
"ragazzo chi sei cosè successo??!??"
Lo guardai con ancora nello sguardo l'immagine del fuoco che ardeva e risposi:
"Io sono un cacciatore di taglie..e questi...sono i pirati che vi avrebbero uccisi.."
mi tolsi il sacco dalle spalle e lo lanciai ai piedi dell'uomo.
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Jraya.
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CITAZIONEavventura svolta con successo congratulazioni sei un cacciatore di taglieCITAZIONEESEMPIO PRATICO USARE COME ESEMPIO
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Avventura Eluem per diventare cacciatore di taglie |
