ALTER

volume 2/capitolo 1 e 2 e 3

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    CAPITOLO 1

    Ritorno e divisione

    Sono passati 3 giorni dal loro ritorno al mondo normale e inconsapevoli di ciò che avverrà Klays e Ivar si avviano insieme verso casa dopo l’ultimo giorno di scuola.
    Sono tutti e due molto agitati e senza riuscire e spiccicare parola aspettano con ansia il ritorno dei loro maestri.
    Sono ormai le otto e mezza di sera e ne Homoi ne Haira si sono ancora fatti vivi… “ Lo sapevo, era tutto un sogno…non verranno mai a prenderci…sono solo frutto della nostra immaginazione…come abbiamo fatto a non capirlo subito!” dice Klays ormai impaziente di aspettare. Ivar lo guarda storto e poi dice: “vedrai che verranno, piuttosto che tipo di allenamento faremo secondo te ad ALTER??” Klays sempre più impaziente ribatte “ e che ne so’ scusa”.
    Sono in casa, di Ivar x l’esattezza, sua madre è fuori a fare la spesa mentre suo padre…bè lui non lo conobbe mai dato che dopo la sua nascita sparì senza lasciare alcuna traccia dietro di sé. “grazie x avermi invitato a pranzo, tua madre cucina davvero bene!!” “ di niente Klays”.
    Improvvisamente una fioca luce giunge dall’esterno della finestra e i due si alzano velocemente x andare a vedere cosa fosse; con loro grande stupore la luce entra fino a invadere tutta la stanza rendendoli cechi di tutto ciò che ci fosse loro intorno.
    Riaperti gli occhi i due si ritrovano nella stessa stanza in cui erano già stati la prima volta e con immensa gioia davanti a loro compaiono Haira ed Homoi.
    “Allora avete deciso?” questa volta fu Haira a parlale x primo, mentre Homoi si puliva gli occhiali nella sua maglietta nera.
    Ancora frastornati i due amici si rialzano da terra e dopo essersi ripuliti dalla polvere esclamano insieme:“ la nostra risposta è si, accettiamo ci alleneremo per sconfiggere la setta!”.
    Nonostante le loro parole sia Haira che Homoi rimangono impassibili: “bene allora d’ora in avanti voi vi riferirete a noi come maestri, non avrete nessun diritto di scelta e nessuna libertà, il vostro solo permesso sarà quello di dormire e mangiare…qualche domanda??” come imbambolati i due scuotono la testa e rimangono immobili mentre Haira continua: “a partire da adesso fino alla fine dei prossimi 3 mesi voi vi allenerete distanti ognuno con uno di noi”, “ vuol dire che saremo separati…?”chiede Ivar con stupore “ esatto tu Ivar sarai allenato da me mentre Klays da mio fratello Haira capito??” “Si, maestro” pronunciano insieme.
    Dopo qualche istante Haira dice: “bene salutatevi e andiamo Klays!”



    CAPITOLO 2


    Velocità e Precisione

    “Cosa? Ora? Ma…ma…” “ La setta non aspetta i tuoi porci comodi!! Muoviti!” ribatte duramente Haira “Ehi dai non fare così altrimenti lo spaventi davvero!” gli grida Homoi “Tu non ti impicciare…non è mio allievo lui?” risponde Haira “ si ma..” “bene allora lo tratto come desidero. Ed ora basta con le ciance andiamo Klays!”.
    “buona fortuna Klays…ci vediamo tra 3 mesi…sta attento soprattutto non mi fido tanto di quello lì!” sussurra Ivar nell’orecchio di Klays “ stai tranquillo lo sai che non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno…dai è ora di andare…a presto Ivar e mi raccomando fuma poco!”e così sparisce all’improvviso avvolto da una luce abbagliante…Una volta soli nella stanza Ivar ed Homoi non parlano x parecchi istanti fino a che il maestro lo guarda dritto negli occhi dicendogli “per te ho in mente un allenamento speciale…ma prima dovremmo trovare in te la Materia.
    Vieni con me, da questa parte” “dove ci alleneremo Maestro?” chiede entusiasta Ivar “qui, dove se no!”.
    Un po’ deluso Ivar segue il suo maestro che si ferma davanti a un piccolo tavolino a cui non aveva mai fatto caso; Homoi apre il primo cassetto e da lì tira fuori una lungo rotolo di pergamena tenuto arrotolato da un filo di ferro.
    Dopo vari minuti impiegati a srotolarlo Homoi lo apre con una certa difficoltà, ma alla fine lo distende sul freddo pavimento di pietra.
    “qui sapremo qual è la tua Materia; se la tua firma, che scriverai qui, si colorerà di verde la tua materia sarà la terra, se di blu l’acqua, se di rosso il fuoco, se diventerà argentea i metalli, se gialla l’elettricità, se arancione potrai controllare esseri viventi ed infine sappi che molte a noi sono sconosciute e potrebbero manifestarsi in qualunque momento! Prego firma qui.”.
    Eccitato Ivar prende il pennino, lo intinge nel calamaio, pensando: una penna normale no??, e scrive a caratteri cubitali il suo nome sotto a una sfilza di altri tutti in colonna. Dopo averlo fatto ripone il pennino sulla scrivania e si siede al fianco del maestro e aspetta insieme a lui; passano secondi, minuti, forse ore ma sta di fatto che a Ivar sembrarono attimi infiniti finchè improvvisamente… la scritta scompare e divenne invisibile…
    “Bè cosa significa?? Non ha preso colore, è sparita!” dice girandosi verso il Maestro Homoi che improvvisamente era diventato più pallido; alzandosi Homoi fa cadere dalla scrivania il calamaio, che sparge inchiostro sul pavimento, ma lui quasi senza accorgesene si dirige spedito dall’altro lato della stanza diretto verso una grande libreria, comparsa improvvisamente, per afferrare con fretta un grande libro molto vecchio persino scarabocchiato.
    Aprendolo velocemente dal libro cadono molti fogli, il quale Homoi non si degna neppure di raccogliere, poi fermandosi a una pagina molto ben tenuta fa scorrere le sottili dita sul foglio fermandosi infine sulla parola Tempo.
    “Il Tempo…ecco la risposta…tu controlli il tempo” dice con voce sorpresa… “ cosa c'è di male??sembra figo” chiede preoccupato Ivar al maestro “vedi ho conosciuto qualcuno in grado di usare il tempo, ma purtroppo tutti ai servigi della setta.!Purtroppo io non potrò allenarti in quest’arte ma sta tranquillo che dopo di me ci saranno altri in grado di farlo adeguatamente. Ma non ti preoccupare ho già in mente una soluzione: L’arte dei coltelli.” “coltelli??non mi sembrano grandi armi, insomma sono deboli!”esclama Ivar “queste sono le parole di uno stolto che non li conosce…ti ricordi che fine hanno fatto quelle persone alla prigione della setta…? Ebbene si loro li ho uccisi tutti con due semplici coltelli ma sappi che addosso ne porto ben 25…sono armi eccezionali, silenziosi ma soprattutto controllabili a piacimento poiché piccoli e maneggevoli anche attraverso l’Energia…” “wow, dalla sua descrizione sembrano eccezionali” interviene Ivar.
    “E lo sono… Bene allora sarà maglio cominciare subito; iniziamo con qualche regola base: primo, chi maneggia i coltelli deve essere forte e silenzioso, letale e preciso ma soprattutto veloce; se non è veloce non è ne preciso, ne letale e ne forte sono stato chiaro??”chiede brusco Homoi “ si Maestro!” risponde prontamente Ivar.
    Così dopo questa breve spiegazione Ivar sotto l’attenta osservazione del maestro Homoi si esercita sulla velocità di riflessi e sul lancio di qualche coltello che si rivelano prove disastrose.
    In questo modo inizia l’allenamento di Ivar che è pronto a mettercela tutta per diventare più forte.


    CAPITOLO 3


    Metallo

    Una luce abbagliante avvolge sia lui che il suo maestro il quale mantiene sempre un’espressione dura e irreversibile.
    Improvvisamente sia Ivar che Homoi spariscono dalla sua vista e al posto loro compare una lunga scalinata nera.
    “Questa è la mia dimora che ti piaccia o meno, è qui ke ci alleneremo!!!”
    Detto questo Haira si avvia verso l’entrata seguito da Klays un po’ impaurito dalle sue maniere; arrivati in cima Haira si ferma sulla soglia: “inizieremo subito l’allenamento in modo tale da non sprecare attimi preziosi, sono stato chiaro?” “assolutamente maestro!” risponde pronto Klays che già immagina le lezioni.
    “ora ci alleneremo un po’!! VA A VESTIRTI ADESSO TI ASPETTO QUI TRA 10 MINUTI…!!” .
    Klays correndo si dirige verso la prima e unica porta che trova e una volta entrato vede appesi al muro degli umili vestiti, composti di una sola maglietta, calzoncini e una larga giacca identica a quella del maestro Haira.
    Una volta cambiatosi Klays ritorna dal suo maestro il quale è pronto per iniziare; a differenza di prima, Haira ora indossa alla vita una cintura d’orata che sostiene una spada di ke subito sfodera con avidità.
    “ci sono modi + semplici per scoprire quale Materia si può controllare…ma si da il caso ke io li odi, di conseguenza faremo a modo mio!!! Continuerò ad attaccarti fino a che non scopriremo quale sia la tua affinità.”
    Klays sempre più terrorizzato dai modi perversi e maligni di Haira ribatte balbettando: “m…ma non c…c’è nessun elemento qui. C…come farò a difend…” ma prima che potesse finire di parlare Haira prende uno slancio saltando altissimo con l’intenzione di colpire Klays con la sua spada. Klay rimane immobile fino a che non si accorge della situazione e scansandosi all’ultimo secondo cade a terra cercando di scappare. Questo mi vuole morto pensa subito Klays mentre si rialza lentamente devo fare qualcosa altrimenti ci rimetto davvero la pelle!!”.
    Mentre si guarda intorno con la coda dell’occhio vede il suo maestro scattare verso di lui e ancora una volta salta x evitare il colpo; ma Haira non si fa cogliere impreparato e prima di calare il colpo compie un altro balzo raggiungendo Klays a un solo metro di distanza “Penoso!” mormora fissandolo negli occhi con uno sguardo penetrante; mentre cala la lama Klays ormai certo della sua fine chiude gli occhi e allunga le mani per proteggersi…nonostante fosse pronto non sentì ne dolore alle mani ne alle braccia. Riaprendo gli occhi nota con stupore che il suo maestro è sparito!.
    Guardandosi intorno lo vede rannicchiato a lato della stanza che impugna ancora saldamente la spada: “acc..non so come tu abbia fatto ma non ti basterà per battere nessun nemico…tantomeno uno della setta!! Io ho gia capito qual è la tua affinità ma non te lo dirò poiché il dolore che mi hai provocato è davvero insopportabile!!” Klays con un pizzico di sarcasmo risponde “ non avrò bisogno di lei non si preoccupi lo ho scoperto pure io…cosa mi crede uno stupido forse…?” “abbassa il tono ragazzo stai parlando con il tuo maestro e esigo un linguaggio adeguato” ribatte Haira rialzandosi; allora Klays assumendo un tono meno umoristico e impertinente dice “ho ben notato che questo posto è composto solo da un materiale che mi è ancora ignoto…nonostante questo ho visto ke gli unici materiali presenti qui sono, la seta dei nostri vestiti, e il metallo della sua spada…se fossero stati i nostri vestititi l' avrei già stritolata,anche se non so come, di conseguenza posso dedurre che sia il METALLO”
     
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