ALTER

volume 3/capitolo 1 e 2 e 3

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    CITAZIONE
    vOLUME 3


    CAPITOLO 1


    L'uomo più forte, non è un alter



    12 anni prima...

    “Hide, ben tornato...sei riuscito ad intrufolarti nel campo nemico?” “certo comandante è andato tutto come previsto, il nemico è pronto ad attaccare e sono sicuro che non lascerà nulla al caso”.
    Il comandante si avvicinò alla finestra, e guardando fuori sospirò, aspirando un po di fumo dalla sua pipa: “siamo fortunati ad avere uno come te dalla nostra parte...sei l'unico umano nella storia di alter ad essere entrato in questo mondo...”. Hide sembrava voler dire qualcosa, ma salutò e si avviò verso l'uscita; un attimo prima di uscire però il comandante lo fermò: “Hide, combatterai anche tu... te lo sei meritato”, sorridente Hide se ne va <grazie...>.

    Il campo di battaglia si presentava come sempre devastato e l'ospedale traboccava di feriti. “Ho saputo che combatterai pure tu Hide”, voltandosi Hide notò subito che nessuno poteva averle dato questa informazione: “troppo facile leggendo nei pensieri vero Taka?”.
    Sorridente Taka si mostrò felice per il traguardo dell'amico, era la prima volta che agivano in campo insiemee dopo i loro estenuanti allenamenti Hide era sicuro che sarebbe andato tutto per il meglio: con l'abilità di leggere nella mente e di controllare altri corpi tramite i pensieri, Taka era diventata in breve tempo un capitano e i suoi risultati e capacità avevano aiutato l'esercito ad sconfiggere buona parte dei nemici al Fronte Sud.
    Hide invece era l'unico umano ad alter, era veloce abile e sopratutto silenzioso; non era percepibile poichè non possedeva alcun tipo di energia, e come spia era davvero formidabile. La sua occasione di farsi valere anche sul campo di battaglia era finalmente arrivata.
    Tra le file, prima del grido di battaglia, gli altri alter bisbigliavano su cosa ci facesse un umano tra di loro, e si lamentavano del fatto di doverlo proteggere.
    Il del sanguinoso combattimento ebbe inizio; I profanatori erano una setta creta da pochi anni da chissà chi, ma il loro numero era incredibilmente salito in pochissimo tempo. Tra le file spesso si incontravo vecchi amici o addirittura parenti, ma l'orgoglio dell'esercito era diventato superiore a tutto questo, il motto era “nessuna pietà, vivi ma non lasciar vivere”.
    Hide aveva preparato con Taka un ottima strategia di battaglia, mentre lei si occupava di tenere fermi quanti più nemici potesse, bloccandone i pensieri e il corpo, lui li uccideva possibilmente decapitandoli, per evitare che delle semplice ferite li svegliassero dal controllo mentale di Taka.
    Per quasi un intera mattinata ai piedi di Hide si riversarono moltissimi nemici, non si fermava, e continuava ad uccidere.
    Tra le file nemiche, giravano le voci della presenza di un profanatore formidabile: un uomo capace di non provare terrore, nessun rimpianto, una vera macchina da guerra; in altre occasioni si era già presentato con il nome di Gun ed aveva fatto piazza pulita da solo di tutti i suoi nemici grazie alla sua incredibile abilità. Era in grado infatti di distruggere i corpi dei nemici, la sua capacità era difatti quella di sezionare molecolarmente qualsiasi corpo.
    La sfortuna volle che fosse proprio presente durante quella battaglia, e quasi invisibile si infiltrò tra le linee degli alter, uccidendoli uno ad uno. Poco dopo riusci ad arrivare ad Hide che nonostante la sua velocità fu catturato dall' enorme mano di Gun; in un attimo la sua mente perse il controllo del corpo, che lentamente spariva. Da lontano Taka gridava, e con uno sforzo immane tentò di indebolire le difese di Gun, per salvare la mente e la lucidità di Hide.
    Nonostante il suo corpo ormai fosse del tutto sparito, la sua coscienza combatteva dentro il corpo di Gun, che non riusciva ad affrontare la situazione del tutto nuova alla sua esperienza.
    <e' così calmo qua dentro> pensava la coscienza di Hide <tanto ormai sono spacciato che senso ha comabattere>, ma da lontano la voce di Taka esclamava: “STUPIDO COMBATTI!”. In un attimo la forza di volontà e la sua determinazione riuscirono a farsi valere tanto da sottostare quelle di Gun che lentamente venivano sottomesse.
    Contemporaneamente all'esterno i profanatori erano riusciti a farsi spazio e a far battere in ritirata tutti gli alter del reggimento di Taka.
    Gun in mezzo alla folla veniva lodato, ma lui era costantemente immobile e tutti i profanatori iniziarono a preoccuparsi.
    Improvvisamente il corpo di Gun cominciò a modificarsi, lentamente prendeva l'aspetto di un altro uomo, i capelli lunghi e neri, legati in un codino la pelle chiara quasi pallida, gli occhi coperti...Hide era tornato.
    Quasi incredulo si risveglia in quel corpo che sembra il suo ma è differente, sembra più forte, più veloce, e dentro di sé sente come un nuovo potere. Grazie all'unione con il corpo di Gun era riuscito ad ottenere un potere illimitato, che nessuno poteva immaginare, aveva ottenuto una seconda personalità, oltre che alla sua, nel suo corpo galleggiava un altro essere, dalle capacità incredibili e da una personalità totalmente diversa. Hide lo chiamò Evil.
    Gli attimi di quella battaglia sono ricordati da tutta ALTER, il giorno in cui l'uomo soprannominato Alka delle personalità, uccise da solo più di cinquanta uomini, completamente ricoperto di nero, completamente privo di paura, senza pietà, grazie a quella creatura che tutti adesso chiamano Evil.


    CAPITOLO 2


    A tutti il proprio “Plutone”



    Il ritorno a casa si fece attendere a lungo, il campo di battaglia era davvero straziato. La battaglia dei due titani (così vennero soprannominati Aero e Klays) aveva provocati danni davvero ingenti a tutta la regione.
    I tre amici erano davvero stremati e dopo la loro prima battaglia a solo 18 anni si concessero un periodo di riposo davvero elegante, nelle tende del comandante godevano infatti di un ottimo servizio apposta per loro.
    Il giorno del ritorno a casa i due gemelli Homoi ed Haira non furono presenti, poiché impegnati con i feriti, ed ad accompagnare Klays ed Ivar fu presente solo Aero ed Alka.
    Il viaggio fu faticoso e parecchio lungo, e durante la strada non si incontrarono difficoltà, fino al confine della regione.
    I profanatori erano di fatto molto abili nelle qualità assassine e nel cogliere di sorpresa i loro nemici; avevano posto infatti alcune spie ai confini per intercettare quanti più Alter possibili.
    Quella sera infatti, Alka e Ivar si ritrovarono a dover difendere da soli da 12 nemici sia Aero che Klays.
    Ivar armato dei suoi coltelli era preparato a combattere contro gli specialisti della velocità, Alka invece, fu totalmente invisibile; i due combattevano in sintonia, ogni nemico veniva decapitato rispettivamente da Alka, mentre Ivar si nascondeva nell'ombra. Ad un certo punto i due furono costretti a separarsi senza potersi difendere a vicenda. Alka era impegnato a schivare colpi e a colpire i nemici, quasi giocando; Ivar invece si ritrovò in netta difficoltà <credo sia giunto il momento> alzandosi in piedi, dopo essere stato colpito da uno dei nemici sorridendo si rivolge ad Alka: “mi dispiace signore, che il comandate non abbia avuto l'onore di vedere ciò che sto per fare...date solo il benvenuto a...” in un attimo sparì e incredibilmente si ritrovò dietro a un dei nemici mentre lo uccideva con un coltello nella schiena, e mentre tutti lo cercavano con lo sguardo già era dietro al secondo, poi al terzo e infine al quarto; uccisi tutti i nemici sorridendo disse “TIME”.
    Alka rimase sorpreso da quella abilità così rara “E' semplice” rispose Ivar alla domanda come hai fatto? “ Ho fermato il tempo e tranquillamente mi spostavo da un nemico all'altro”.
    Alka sapeva che ciò era realmente impossibile, e conosceva bene persone che erano capace di adoperare il tempo come arma “c'è una spiegazione logica a tutto questo” li interruppe “tu nn hai fermato il tempo, hai solo fermato la nostra cognizione, tutti intorno a te non erano più in grado di percepire il tempo e a misuralo”. Dietro di loro Klays cominciò a ridere in modo maligno fino a terminare con una risatina quasi maligna “Ivar...sarai in grado di tenere testa a dodici corpi completamente di metallo?”.

    CAPITOLO 3

    Grande festa. Nuove scoperte. Piani diabolici


    “Ivar muovitiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! siamo in ritardissimoooooo” grida Sue dal giardino”.
    Ivar infastidito è ancora alle prese con il suo nuovo stupidissimo smoking <io odio gli smoking...perchè proprio il fiocchetto devo avere e non una normale cravatta!?>.
    Sue era veramente fantastica, nell'ultimo anno Ivar si era alzato parecchio e adesso lei solo per dargli un bacio doveva alzarsi sulle punte, ma di fianco a lei vestita in quel modo diventava piccolo piccolo.
    Dato che sarebbe stato finalmente il loro ultimo anno scolastico, i liceali erano stati invitati ad una ultima festa in onore degli ultimo anno nella scuola.
    Da quasi tre mesi i profanatori non si erano fatti vedere e le spie alter ingaggiate per scoprire i loro piani, tornavano con scarse notizie, se non con qualche racconto su strane riunioni.
    Alka venne assunto dall'esercito a tempo pieno per tentare di scoprire cosa riguardassero questi piani discussi durante queste riunioni segrete, e per molto tempo non si fece vedere.
    Taka, lascio il posto come comandante per concentrarsi sulla protezione dei due prescelti, ed insieme a lei si unì con molto piacere anche Aero che Molto sorpreso ebbe anche piacere di conoscere il mondo da cui tutti gli uomini provenivano.
    Il giorno della grande festa era arrivato e tutti gli invitati raggiunsero l'edificio stabilito verso sera.
    Ivar insieme a Klyas e Sue incontrò prima la bellissima Taka, assunta come professoressa di filosofia dalla scuola, e Aero, anche lui infiltrato come studente. Entrati all'interno gli occhi della gente si puntarono immediatamente sul corpo mozzafiato di Taka, risaltato da un vestito viola luccicante che come al solito metteva ben in evidenza il seno prosperoso ma perfetto, e le sue lunghissime gambe.
    Klays completamente in bianco, ultimamente grazie al tuo taglio di barba molto accurato dava un aspetto molto più grande e maturo; ebbe un invito da almeno una quindicina di ragazze, e tra queste la fortunata si chiamava Flor, che di certo non eguagliava la bellezza della “professoressa” Taka ma che comunque era una delle ragazze belle della scuola.
    Nonostante le adulazioni di tutti gli uomini, Taka non volle ballare con nessuno e preferì rimanere in disparte a tenere d'occhio la situazione.
    Durante una piccola pausa le donne approfittarono per risistemarsi il trucco mentre gli uomini furono ben felici di farsi un drink; Aero che non aveva resistito alla tentazione rimase con una splendida ragazza che lo aveva completamente affascinato, ma questa continuava con sguardi maligni a lanciare occhiate ad Ivar e Klays. I due se ne accorsero ma non ci fecero molto caso.
    La festa procedeva molto tranquillamente fino a che tutti e quattro non sentirono nei paraggi una forza gigantesca: qualcuno non nascondeva la propria energia, anzi la stava usando.
    Ivar lascia Sue con una scusa “Amore perdonami torno subito, ho una cosa importante da discutere con una persona importante” “hai trovato un lavoro??” chiede lei con le lacrime agli occhi “...diciamo di si, aspetta qui”. Detto questo si avvia con Klays verso il punto dove l'energia si faceva sempre più forte.
    Ad aspettarli uno scenario che mai si sarebbero aspettati: nel giardino esterno alla villa tre donne vestite di nero stuzzicavano eroticamente Aero che, completamente ubriaco non si era nemmeno accorto dell'energia che emanavano.
    Le tre osservarono con attenzione Klays ed Ivar: “adorati, siete arrivati finalmente” dissero ridendo di sottofondo.
    Una di loro era proprio la ragazza di cui Aero era rimasto abbagliato e un altra invece era proprio Flor; tutte e tre erano davvero molto simili, capelli rossi, vestito nero, corpo slanciato, tre bellissime donne.
    Dietro di loro incosciente e legato Aero cantava una canzone allegra come sottofondo mentre Taka gia aveva cominciato ad agire: “non è possibile, ragazzi dobbiamo riuscire ad uccidere queste tre, vogliono aprire un portale collegato ad alter” Improvvisamente fu invasa da una marea di pensieri appartenenti alle tre damigelle che avevano capito come offuscare i propri pensieri ed evitare che Taka li leggesse. Priva di forze per lo sforzo appena compiuto Taka si accascia al suolo con il respiro affannoso; mentre i due ragazzi sono già pronti a combattere. Klays non aveva con sé nessun oggetto di metallo ma una parte di ringhiera sarebbe sicuramente bastato a bloccare le tre nemiche.
    Ivar invece aveva avuto l'ottima idea di portare con sé sotto lo smoking ben quattro coltelli.
    “E' troppo tardi” gridarono le tre in coro; alzando le braccia contemporaneamente una luce abbagliante accecò ai due la vista per qualche momento senza che potessero muoversi. Con un rombo potentissimo, che attirò molti invitati all'esterno dell'edificio, un enorme portale viola si era aperto dietro le tre sorelle che ridendo come non mai aspettarono che i profanatori entrassero.
    Erano tantissimi, talmente tanti che Klays, Ivar e Taka rimasero quasi bloccati dalla paura.
    Taka tremante non riusciva a parlare e dalla sua bocca uscirono solo le parole: “L'attacco per la conquista della terra è cominciato”.
    Ivar, paralizzato dalla paura si risveglia solo quando si accorge che due uomini stanno per allagare l'intera zona facendo fuori uscire dal portale una quantità d'acqua tale da ricoprire l'intera scuola.
    Molti profanatori si dispersero verso la città e fu impossibile per i due amici tentare solo di raggiungerli; alla vista dell'acqua la folla fu colta dal panico e cominciò a scappare disordinatamente creando scompiglio.
    A quel punto Klyas raccolse quanto più metallo possibile per creare una decina di aghi grandi quanto automobili, Ivar invece con un balzo puntò a uno dei due nemici in grado di muovere l'acqua che a qual punto era diretta contro l' edificio. Ivar scomparve e in un attimo dietro a uno dei due lo trapassò con un pugnale scagliandolo dall'altro contro il terreno. Da solo l'altro profanatore non era in grado ti reggere così tanta acqua che cadde come pioggia sul prato. Un enorme muro d'acqua rimase a proteggerlo e lentamente lo avvolse; Klays fu più veloce di lui, un piccolo ago riuscì a passare prima che il muro avvolgesse completamente l'avversario e il grido di dolore si riusci a sentire nonostante il caos causato dal fuggi fuggi della folla.
    Improvvisamente dal portale uscirono altri profanatori forse tanti quanti erano prima e molti seguirono gli altri in città, ma improvvisamente alle loro spalle un grido di gloria ma agghiacciante, alle loro spalle il grande maestro, trucidatore di profanatori era finalmente attivato, Alka era giunto in loro aiuto.

    Edited by °All° - 25/11/2009, 22:18
     
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