Ecco Prandelli, parte staffetta

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  1. Mito84
     
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    La staffetta. La madre di tutte, in azzurro, era quella tra Rivera e Mazzola nel '70. Poi vennero gli epigoni, come Baggio-Del Piero a Italia '90 o Del Piero-Totti dal 2002. Nel genere, quella tra Marcello Lippi e Cesare Prandelli sulla panchina di ct azzurro sara' un prototipo, dopo che oggi il tecnico di Orzinuovi ha raggiunto l'accordo per i prossimi 4 anni, a partire da quando il Mondiale sara' finito. ''Sapevate da mesi che me ne sarei andato, sapevate da tempo che la Federazione era in cerca di un nuovo ct: penso abbia trovato la persona giusta'', le parole di Lippi nel giorno dell'accordo tra federcalcio e suo successore. Nessuno stupore, ma la situazione e' comunque inedita. In passato, Vicini alleno' la nazionale sapendo che sarebbe arrivato Arrigo Sacchi nel '92, ma quell'alternanza era legata alle sorti dell'Europeo: Rizzitelli prese un palo contro la Russia, l'Italia non si qualifico', il cambio fu inevitabile. Allo stesso modo, Donadoni era consapevole che se il suo Europeo - l'ultimo giocato - non fosse andato bene Lippi sarebbe tornato, anche se nessun accordo era stato raggiunto con l'ex ct campione del mondo. Un'Italia guidata da un ct in partenza va al mondiale e sa che al ritorno a casa trovera' un altro allenatore: e' storia di altre nazionali (succede con la Francia, Domenech-Blanc). La svolta si e' resa necessaria dopo il nuovo addio di Lippi. C'e' un nuovo ciclo da avviare, tecnico e non solo. ''Con il presidente Abete - ha spiegato il ct mondiale - ho parlato durante le vacanze di Natale. Volevo che sapesse cosa mi era passato per la testa, senza perdere un giorno di piu': a lui dissi che avrei fatto due anni, e poi basta, ma questo lo avevate capito tutti. Del mio amico Cesare parlero' dopo il Mondiale''. Come le cause che lo hanno spinto a lasciar di nuovo l'Italia: sei mesi fa c'era una ipotesi di rientro alla Juve come dirigente, poi naufragata tra le perplessita' dello stesso Lippi, ed e' forse questo che spinge l'attuale ct a glissare come fu anche nel 2006. ''Quattro anni fa le motivazioni erano diverse - dice Lippi alludendo alla bufera di Calciopoli - Di questa nuova scelta parlero' con calma dopo: sono troppo concentrato sul Mondiale''. Da oggi comincera' a concentrarsi sull'azzurro anche Prandelli. Stamattina si e' incontrato a Roma con Abete, dopo il via libera della Fiorentina e un primo contatto telefonico precedente alla tournee' viola in Nordamerica. E' bastato poco per trovare un accordo quadriennale: Abete aveva scelto Prandelli dal primo giorno, per la sua capacita' di lavorare con i giovani (da Santon a Balotelli, da Montolivo a Bonucci, dopo il Mondiale sara' ricambio generazionale), per le sue capacita' tecniche, per il personaggio: Prandelli non e' uno Special One o un lider maximo, ma un ottimo allenatore e una brava persona, trasversale perche' calcisticamente corretto. L'idea e' un coinvolgimento maggiore nel Club Italia, anche per questo i tra i dettagli da definire nei prossimi giorni (la presentazione dopo il Mondiale) c'e' anche lo staff tecnico. Nessun altra indiscrezione, sulla nuova staffetta azzurra. Si parla dell'arrivo di due preparatori e un allenatore dei portieri, di un possibile ruolo di Paolo Maldini, della permanenza di Peruzzi. E di un contratto di un milione di euro di base l'anno, piu' premi a salire legati ai risultati. Possibile una modulazione del contratto che trovi formule di svincolo dopo due anni. L'obiettivo qualificazione a Euro 2012 resta comunque fondamentale, per la federcalcio. Quanto poi ad altre staffette (Cassano rientrera', col tecnico del breve periodo romanista? E il Pazzini mandato a tribuna a Firenze?), per quelle c'e' tempo.
     
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0 replies since 31/5/2010, 12:14   70 views
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