Si è dimesso: Berlusconi esce di scena

Silvio Berlusconi, dopo l'approvazione della legge di stabilità, si è recato al Quirinale ed ha rassegnato le dimissioni.

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    Berlusconi si è dimesso. Si chiude un'era? Forse. Quel che è certo è che per l'Italia comincia comunque un periodo di ricostrizione difficile sul piano economico.

    Silvio Berlusconi, dopo l'approvazione della legge di stabilità, si è recato al Quirinale ed ha rassegnato le dimissioni. Domani il capo dello Stato procederà con le consultazioni per arrivare, probabilmente entro domenica, ad assegnare il nuovo incarico. Per il Colle il nome è uno solo, quello di Mario Monti, oggi al "debutto" al palazzo Madama come senatore a vita. L’ex commissario europeo resta anche il candidato di tutte le opposizioni, a sorpresa anche dell’Idv disponibile a dare il suo appoggio a determinate condizioni. Ma, almeno al momento, non più del Cavaliere, alle prese con una vera e propria rivolta nel suo partito contro un esecutivo tutto tecnico. tant'è che rilancia con Angelino Alfano e Lamberto Dini.
    Nella maggioranza regna però il caos più completo.

    La Lega Nord ribadisce la sua contrarietà a Monti, così come una parte del Pdl. L’ennesimo giro di consultazioni che il premier ha tenuto a palazzo Grazioli ha registrato l’ennesima fumata nera. Lo stallo è totale. La situazione viene tenuta sotto stretta osservazione dal Quirinale. Giorgio Napolitano aspetterà di concludere il giro di consultazioni prima di prendere una decisione sull'incarico anche se, sottolineano fonti parlamentari, la vicenda appare già decisa. Anche di fronte alla contrarietà del Pdl il Colle potrebbe decidere di conferire lo stesso l’incarico all’ex commissario europeo. A quel punto la partita si sposterebbe in Parlamento. Nel caso il governo non ottenesse la fiducia si aprirebbe la strada delle elezioni anticipate ma potrebbe essere il neo senatore a vita a gestire l’esecutivo fino al voto. L'attesa è ora per la decisione ufficiale che il Cavaliere ed il Pdl prenderanno domani nel corso dell’ufficio di presidenza.
    La linea che emergerà da quella riunione sarà poi illustrata al Capo dello Stato. Nonostante nessuno nel partito si senta pronto a scommettere su uno scenario diverso rispetto a quello di un governo Monti, la tensione è alle stelle.



    Ecco intanto le reazioni e le attese della stampa internazionale.

    «Leader in Italia lascia eredità di uomo politico playboy». È il titolo che il Washington Post dedica oggi a Silvio Berlusconi e alla crisi politica italiana con tanto di foto in bianco e nero del cavaliere.
    «Il Parlamento italiano vota sulle misure di austerity», è il titolo sul sito della Cnn mentre il New York Times accomuna le crisi di Italia e Grecia titolando «Italia e Grecia agiscono con più energia sulla crisi del debito». Infine, il Los Angeles Times che dedica una pagina sulla crisi italiana titolando «Legislatori italiani premono per approvazione riforme in modo che Berlusconi possa lasciare». ROMA, 12 NOV – «Leader d’Italia lascia eredità di uomo politico playboy». È il titolo che il Washington Post dedica oggi a Silvio Berlusconi e alla crisi politica italiana con tanto di foto in bianco e nero del cavaliere.
    «Il Parlamento italiano vota sulle misure di austerity», è il titolo sul sito della Cnn mentre il New York Times accomuna le crisi di Italia e Grecia titolando «Italia e Grecia agiscono con più energia sulla crisi del debito». Infine, il Los Angeles Times che dedica una pagina sulla crisi italiana titolando «Legislatori italiani premono per approvazione riforme in modo che Berlusconi possa lasciare».



    La stampa spagnola saluta oggi la fine della 'era Berlusconì e rileva come il voto del Senato ieri abbia contribuito a riportare una certa calma sui mercati. «L'Italia chiude l’era Berlusconi con le misure dettate dall’Ue» annuncia in prima pagina El Pais.

    «L'era Berusconi è giunta al termine: in una cerimoniosa catena di riunioni, votazioni e dichiarazioni convertita in un lungo rituale per il licenziamento del Cavaliere, il Senato ha approvato il duro piano di misure economiche imposto dall’Ue per frenare l’ecatombe dell’euro» scrive il quotidiano di Madrid.
    Abc parla di un Berlusconi «noqueado» (“ko») che «prepara la sua imminente uscita dal potere» e afferma che la formazione «di un governo di unità, formato da tecnici e diretto da Mario Monti, è l’ultima opportunità per evitare il precipizio».

    «Il Cavaliere – aggiunge – lascia un paese diviso, più insicuro, sul bordo del precipizio: per questo molti italiani hanno pronta la bottiglia di champagne, altri preparano i fuochi d’artificio aspettando che diventi ufficiale la partenza del 'Sultanò «. El Mundo in un editoriale rileva che «la tensione diminuisce in Italia aspettando Monti». Il prossimo governo, scrive, «che gli italiani lo vogliano o meno, sarà sotto tutela perchè non esca dal cammino indicato dalle istituzioni comunitarie». La Vanguardia sottolinea che c'è «euforia nella stampa mondiale per l’addio di Berlusconi», ma avverte che «Il Cavaliere ancora non si è arreso e pensa di contrattaccare con un esecutivo alternativo guidato dal suo delfino Alfano».

    «Roma aspetta il ritiro di Berlusconi», con questo titolo il sito del Financial Times Deutschland raccontava stamani l’attesa per «le dimissioni di Berlusconi», dando conto della «resistenza contro la soluzione di un governo di crisi favorita dal presidente della Repubblica».
    Guarda già a domani il quotidiano di Monaco Sueddeutsche Zeitung (Sz), che titola «Come l’Italia si può reinvertare». «Il sistema politico italiano è crollato in macerie, ma la fine del sistema berlusconiano autocratico e corrotto offre anche enormi possibilità al Paese», continua Sz, «i cittadini italiani aspettano la fine di una politica indicibilmente machista, in cui etica e morale non contavano e su tutto dominava la legge del potere e del denaro».
    Il quotidiano conservatore Die Welt ricorda in prima pagina l'approvazione, ieri, da parte del senato della legge di stabilità «richiesta dall’Unione europea, spianando la strada per l’annunciato ritiro di Berlusconi». All’interno Die Welt titola invece «Dottore Monti (sic) deve salvare l’Italia», rendendo conto del lungo applauso ricevuto in Senato dal «portatore di speranze».
    «Tutto il potere ai tecnocrati», titola invece il sito del settimanale Der Spiegel, che mette sullo stesso piano Grecia e Italia, spiegando che dai «cosiddetti governi degli esperti» ci si attende «più che dai politici la capacità di realizzare le riforme necessarie. Ma il potere dei tecnocrati è a tempo». Comunque sia, scrive il tabloid Bild, «Roma aspetta il ritiro di Berlusconi, è partito il countdown». «un’era si avvia alla conclusione! Ma ancora nessuno sa come sarà la prossima».
     
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