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CITAZIONEProduttori anime e editori di manga reprimono la pirateria in una campagna voluta dal governo giapponese.
Il governo giapponese, insieme a 15 società di produzione anime ed editori di manga, avvierà il mese prossimo una campagna anti-pirateria concentrandosi prevalentemente sulla Cina. Questo perchè l’Agenzia Affari Culturali stima attualmente una perdita di oltre 4 miliardi di euro dovuti alla pirateria cinese nel 2012 e soltanto nelle grandi città. Il Ministero dell’Economia ha stimato invece in America, nel 2013, danni per oltre 14 miliardi di euro.
L’esecuzione avrà inizio venerdì 1 agosto e durerà ben 5 mesi. Rigurderà 500 titoli manga e 80 titoli di anime comprendendo: letture on-line, archiviazioni e siti torrent che rappresentano gli obiettivi specifici. Le compagnie e il governo invieranno richieste per la rimozione dei contenuti ai circa 580 trasgressori individuati.
Altre società coinvolte, come il CODA giapponese (Content Overseas Distribution Association) e il famoso Tokyo Otaku Mode, hanno iniziato anche il progetto cosiddetto MAG “Manga Anime Guardians” al fine di proteggere i contenuti oltreoceano di manga e anime. Il progetto del sito, che ha aperto mercoledì, offre un motore di ricerca per poter inserire i titoli ricercati ed essere indirizzati verso siti affidabili per ottenerli a norma di legge evitando la pirateria.
E’ stato caricato persino un video di ringraziamento con i personaggi degli anime che esprimono la loro gratitudine per l’iniziativa atta a proteggerli con le musiche di Yoko Ishida, Sayaka Sasaki e Chihiro Yonekura.
Video.